martedì 11 febbraio 2014

A Marco Pantani


“Il ciclismo mi mancherà certo, ma anche io, ne sono convinto, mancherò al ciclismo.” (Marco Pantani) 


Sono passati dieci anni dal quel tragico 14 febbraio 2004 ma il ricordo del Pirata è ancora vivo dentro di noi. 



Difficile esprimere le emozioni che le sue imprese hanno lasciato nei cuori degli appassionati delle due ruote ma forse l'affetto dimostrato ancor oggi dai suoi tifosi a 10 anni dalla sua scomparsa può rendere l'idea di chi fosse Pantani per il ciclismo. Vi lascio alcune delle sue foto più belle e più rappresentative della sua carriera. 





Vado così forte in salita per abbreviare la mia agonia (Marco Pantani) 
















In ultimo c'è la bici di Marco, bici che lo ha portato sulle vette più alte del mondo, bici che lo ha aiutato a vincere un Giro e un Tour de France nello stesso anno. Bici che Marco portava in camera la sera perchè lui amava il ciclismo con tutto se stesso e se riusciva a trasmettere con la sua grinta e i suoi attacchi tutta questa passione è perchè la gente lo sapeva. Pantani aveva avvicinato al ciclismo tanta gente che non sapeva nemmeno come funzionassero le gare ma sapeva che quell'uomo da 55 kg avrebbe dato l'anima e tutto il suo cuore per poter vincere una tappa in alta montagna.  


Caro Pirata, anche se sono passati 10 anni, il tuo ricordo vive ancora dentro di noi, ogni volta che pedaliamo su una salita tu pedali con noi e le emozioni che ci hai trasmesso non potremo mai dimenticarle. 

Ciao Marco